Nuova Riveduta:

Giosuè 13:8

Spartizione del paese a oriente del Giordano
Nu 32; De 3:8-17
I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra metà della tribù di Manasse, hanno ricevuto la loro eredità, che Mosè, servo del SIGNORE, diede loro di là dal Giordano, a oriente:

C.E.I.:

Giosuè 13:8

Insieme con l'altra metà di Manàsse, i Rubeniti e i Gaditi avevano ricevuto la loro parte di eredità, che Mosè aveva data loro oltre il Giordano, ad oriente, come aveva concesso loro Mosè, servo del Signore.

Nuova Diodati:

Giosuè 13:8

Divisione del paese a est del Giordano
I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra metà tribù, hanno ricevuto la loro eredità, che Mosè diede loro di là dal Giordano, a est, come aveva dato loro Mosè, servo dell'Eterno:

Riveduta 2020:

Giosuè 13:8

I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra metà della tribù di Manasse, hanno ricevuto la loro eredità, che Mosè, servo dell'Eterno, diede loro di là dal Giordano, a oriente:

La Parola è Vita:

Giosuè 13:8

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 13:8

I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra metà della tribù di Manasse, hanno ricevuto la loro eredità, che Mosè, servo dell'Eterno, diede loro di là dal Giordano, a oriente:

Ricciotti:

Giosuè 13:8

mentre con l'altra metà Ruben e Gad possedettero la terra ad essi assegnata da Mosè servo del Signore al di là del corso del Giordano ad oriente,

Tintori:

Giosuè 13:8

che l'altra mezza tribù e Ruben e Gad presero già possesso della terra che diede loro Mosè, servo del Signore, di là dal Giordano, ad oriente,

Martini:

Giosuè 13:8

Con la metà di esso Manasse la tribù di Ruben, e di Gad preser possesso della terra data loro da Mosè servo del Signore di là dalla corrente del Giordano all'oriente,

Diodati:

Giosuè 13:8

I Rubeniti, e i Gaditi, con l'altra metà della tribù di Manasse, hanno ricevuta la loro eredità, la quale Mosè ha data loro, di là dal Giordano, verso Oriente; secondo che Mosè, servitor del Signore, l'ha data loro;

Commentario abbreviato:

Giosuè 13:8

7 Versetti 7-33

La terra deve essere divisa tra le tribù. È volontà di Dio che ogni uomo conosca il proprio e non prenda quello che è di un altro. Il mondo deve essere governato non con la forza, ma con il diritto. Ovunque sia la nostra dimora e in qualunque modo onesto sia assegnata la nostra parte, dobbiamo considerarla assegnata da Dio; dobbiamo esserne grati e usarla come tale, mentre ogni metodo prudente deve essere usato per prevenire le dispute sulla proprietà, sia al presente che in futuro. Giosuè deve essere qui un tipo di Cristo, che non solo ha vinto le porte dell'inferno per noi, ma ci ha aperto le porte del cielo e, avendo acquistato l'eredità eterna per tutti i credenti, li metterà in possesso di essa. Ecco una descrizione generale del paese dato alle due tribù e mezzo da Mosè. Israele deve conoscere il proprio territorio e attenersi ad esso; non può, con la scusa di essere il popolo particolare di Dio, invadere i suoi vicini. Due volte in questo capitolo si nota che alla tribù di Levi Mosè non diede alcuna eredità: cfr. Nu 18:20. Il loro sostentamento deve essere ricavato da tutte le tribù. I ministri del Signore devono mostrarsi indifferenti agli interessi mondani e il popolo deve fare attenzione a non mancare nulla di adeguato. Sono felici coloro che hanno come eredità il Signore Dio d'Israele, anche se poco di questo mondo è loro toccato in sorte. Le sue provvidenze provvederanno alle loro necessità, le sue consolazioni sosterranno le loro anime, finché non otterranno la gioia celeste e i piaceri eterni.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 13:8

Gios 4:12; 22:4; Nu 32:33-42; De 3:12-17

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